Marco Bellocchio per Progetto Itaca Parma

A 44 anni dalle riprese di “Matti da slegare” il regista dialoga con gli autori del volume
“Bisognava provarci. Parma e la malattia mentale: dal manicomio ai servizi psichiatrici territoriali”

Festival della Lentezza 2019
Sabato 15 giugno, ore 18 – Aranciaia di Colorno
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Prima metà degli anni Settanta, autostrada A1, autogrill San Martino, nei pressi di Parma: Mario Tommasini è seduto a un tavolino del bar insieme a Marco Bellocchio. Il primo è assessore all’Ospedale Psichiatrico di Colorno dal 1965 e da quasi 10 anni si sta battendo per la sua chiusura: ora ha bisogno di “fare vedere qualcosa” al grande pubblico, di mostrare al mondo la propria rivoluzione. Il secondo ha già girato, tra gli altri, I pugni in tasca, La Cina è vicina, Nel nome del padre, Sbatti il mostro in prima pagina: ascolta Tommasini, sposa le idee, si convince.

Mario Tommasini (a sinistra, nel gesto di battere le mani) durante le riprese della scena finale di “Matti da slegare”

Nasce da questo incontro Matti da slegare, il film-documentario del 1975 diretto da Bellocchio insieme a Silvano Agosti, su sceneggiatura di Sandro Petraglia e Stefano Rulli, che Paolo Mereghetti nel suo dizionario definirà “uno dei pochi esempi davvero convincenti di cinema militante italiano”: finanziato dall’Amministrazione Provinciale di Parma, raccoglie dalla viva voce di alcuni malati di Colorno il racconto delle loro storie e delle loro vite, sospese tra il manicomio e le neonate soluzioni alternative che il movimento anti-istituzionale stava costruendo sul territorio.

A distanza di 44 anni Marco Bellocchio torna a Colorno per rivivere con il pubblico la sua esperienza: il prossimo 15 giugno il regista sarà infatti ospite di Progetto Itaca Parma, associazione di volontari per la salute mentale, nell’incontro intitolato “Colorno, 1975: bisognava provarci” e inserito nel programma del Festival della Lentezza 2019.

L’occasione è l’uscita del volume “Bisognava provarci. Parma e la malattia mentale: dal manicomio ai servizi territoriali”, promosso da Progetto Itaca Parma e presentato lo scorso 18 maggio in un Palazzo del Governatore gremito di pubblico: un’appassionante ricerca storico-antropologica sul ruolo altamente originale e innovativo svolto dalla città emiliana nel movimento che a livello nazionale ha portato alla legge 180/1978 e alla nascita dei servizi territoriali per la salute mentale.

“Bisognava provarci – si legge sul risvolto di copertina del libro, edito da Grafiche Step e firmato da Valerio Cervetti, Ilaria Gandolfi e Paola Gennariè la storia dell’Ospedale Psichiatrico di Colorno e della comunità che seppe chiuderlo. Immaginandosi una risposta diversa alla malattia mentale: mai del tutto formulata, mai del tutto compiuta. Su cui ancora oggi si interroga”.

Nell’appuntamento di sabato 15 giugno, in programma alle ore 18 all’Aranciaia di Colorno, Marco Bellocchio dialogherà con gli autori del libro e con Pietro Pellegrini, Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Ausl di Parma, che patrocinato il volume e collaborato alla sua stesura. Modererà l’incontro Gabriele Balestrazzi, storico giornalista del gruppo Gazzetta di Parma e docente di giornalismo laboratoriale all’Università di Parma.

Sempre in Aranciaia, ma alle 20.30, si svolgerà la proiezione di “Matti da slegare”; entrambi gli appuntamenti sono ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Il libro “Bisognava provarci” è disponibile presso la sede di Progetto Itaca Parma, che si trova in borgo Pipa 3/a ed è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16. Per informazioni 0521 508806 – 0521 683497, www.progettoitacaparma.org o info@progettoitacaparma.org

Consulta qui il programma completo del Festival della Lentezza 2019, dedicato all’idea poetica del “tempo che aggiusta le cose”: https://lentezza.org/edizione-2019

 

, , , , , ,

Altri articoli correlati

Menu